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VORREI MA NON POSS(T)O: VERO O FALSO?
VORREI MA NON POSS(T)O: VERO O FALSO?
VORREI MA NON POSS(T)O: VERO O FALSO?
VORREI MA NON POSS(T)O: VERO O FALSO?:
“Poi, lo sai, non c’è
un senso a questo tempo che non dà
il giusto peso a quello che viviamo
Ogni ricordo è più importante condividerlo
Che viverlo
Vorrei ma non posto”
Equilibrio. Il segreto è tutto qui. Capire quando e cosa.
Di cosa sto parlando? Detto alla Marzullo: vivere o condividere la vita?
Viverla. Assolutamente. Detto da una che fa la blogger potrebbe apparire strano, ma non lo è. Perché quotidianamente scelgo cosa pubblicare e cosa invece voglio che rimanga intimo e privato. E cosa voglio vivere, fino in fondo, senza condivisione, live o postuma che sia.
Le “nuove generazioni” si preoccupano molto di più di condividere su Facebook piuttosto che su Snapchat o altri social le loro esperienze piuttosto che condividerle. In giro, mi capita spesso di sentire la fatidica frase: “Dai, facciamoci una foto così la pubblico su Facebook”. Ma quindi facciamoci una foto per il piacere di farla, perchè vogliamo che rimanga il ricordo negli anni oppure per condividerla e basta, per farla vedere agli altri? Tutti blogger? Tutti Instagramers? No. Perchè qui si perde l’essenza della quotidianità, del vivere i momenti fino in fondo, qui e ora, non godere perché gli altri vedono quello che ho fatto.
Discorsi da ottantenne? Forse. Mi chiedo come saranno le mie figlie. Fedez e J-Ax ne parlano persino nella loro canzone tormentone dell’estate perché è un evidente sintomo della nostra generazione. Non pretendo, sarebbe assurdo, che non si pubblichi nulla sui social ma che si trovi un equilibrio. Quello si. Che dite, ce la facciamo?
In queste foto, scattate qualche settimana fa, in giro per Lecce, indosso la mia borsa nuova Martina Caponi. Borse comode e capienti (per una mamma requisito fondamentale) ma allo stesso tempo glamour da indossare in ogni occasione. Lo stile Martina Caponi esprime la particolare attenzione a rendere il lavoro artigianale un elemento distintivo in ogni prodotto, rendendolo unico. Impossibile non notare la splendida lavorazione manuale a intreccio, su questa pratica borsa in pelle. Immancabile e comoda la tracolla regolabile che io trovo preziosa, visto che quando esco le mie mani sono impegnate tra Chiara e Giulia.
Per concludere, le super fashion e originali sneakers Soisire e la colonna e l’anello Athena.
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