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Tuo figlio, che adulto sarà?
Non ci rendiamo conto di quanto sia importante educare i bambini oggi per donare loro (si spera) serenità ed autostima affinchè siano degli adulti felici.
Seminare oggi per raccogliere domani.
Ti sei mai chiesto: Tuo figlio, che adulto sarà?
Gli errori di oggi infatti saranno ferite di domani, perché le ferite emotive dell’infanzia persistono anche e soprattutto quando siamo adulti.
Quanto è importante dire NO? Quando rispondiamo sempre SI ai nostri bambini non facciamo sempre il loro bene. Lo sapevi? Perché dire NO educa molto più del SI. Sembrerà paradossale, ma bisogna abituare i bambini da piccoli alla frustrazione, al rifiuto, perché altrimenti avranno paura.
La paura del rifiuto, di non essere accettati dagli amici, dal gruppo, dal partner, la sensazione di non meritare l’affetto nè la comprensione degli altri che porta poi alla svalutazione di se stessi.
Un bambino che ha fiducia in sè stesso, sarà un adulto che ha autostima.
E Tuo figlio, che adulto sarà?
Il genitore dovrebbe essere autorevole, non autoritario, farsi rispettare ma non temere. Perché le regole vanno trasmesse senza gridare o esagerare. Spesso genitori molto autoritari generano sentimenti di inutilità nei bambini. Saranno adulti rigidi, perfezionisti ma tendenzialmente insicuri.
Una delle paure più diffuse negli adulti, è la paura dell’abbandono. Se da piccoli si è subito un abbandono da parte dei genitori, da adulti si avrà il timore di essere abbandonati nella vita privata come in quella lavorativa, finendo per abbandonare il campo per primi.
Mi rendo conto di quanto le promesse siano debiti quando le faccio a Giulia e lei le ricorda anche dopo mesi. I bambini hanno un’ottima memoria, soprattutto per le promesse. E quando un genitore tradisce una promessa importante il bambino non se ne dimenticherà. Il tradimento subito dal bambino, causerà in lui sentimenti di invidia e la sensazione di non meritare ciò che gli altri hanno, diventando adulti con un carattere forte e con la mania di avere tutto e tutti sotto controllo, con un atteggiamento poco tollerante, poco paziente.
Proprio qualche giorno fa, ho sentito una domanda posta ad un bambino: “Ma tu sei cattivo?” Premesso che il bambino di 4/5 anni, di certo non ha capacità di (auto)giudizio, ma nessuno gli ha mai detto, che questo è il mood migliore per “uccidere” l’autostima del bambino? L’autostima del bambino è preziosa ed indispensabile e viene meno soprattutto quando il bambino si sente criticato e disapprovato. In questo modo, verrà minata la sua indipendenza e libertà. E per difendersi, l’adulto svilupperà un atteggiamento egoista, persino di umiliazione degli altri.
Paure, ferite emotive, così come sono definite dalla Dott.ssa Lisa Bourbeau. L’adolescenza è importante, ma anche l’infanzia lo è. Perché spesso i problemi degli adulti hanno le loro radici proprio nell’infanzia.
Lo sapevi che era così difficile fare il genitore? Io no. E ogni volta che perdo il controllo della situazione, penso al cammino che mi aspetta e a quello che io posso e devo fare per essere il miglior genitore che io possa essere, nelle mie possibilità. Cerchiamo di essere attenti e pazienti ma soprattutto sereni. E tu, come sei?
Tuo figlio, che adulto sarà?
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