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Che sia benedetta la canzone di Fiorella Mannoia a Sanremo
Ho sbagliato tante volte nella vita
Chissà quante volte ancora sbaglierò
In questa piccola parentesi infinita quante volte ho chiesto scusa e quante no.
È una corsa che decide la sua meta quanti ricordi che si lasciano per strada
Quante volte ho rovesciato la clessidra
Questo tempo non è sabbia ma è la vita che passa che passa.
Che sia benedetta
Per quanto assurda e complessa ci sembri la vita è perfetta
Per quanto sembri incoerente e testarda se cadi ti aspetta
Siamo noi che dovremmo imparare a tenercela stretta
Tenersela stretta
Siamo eterno siamo passi siamo storie
Siamo figli della nostra verità
E se è vero che c’è un Dio e non ci abbandona
Che sia fatta adesso la sua volontà
In questo traffico di sguardi senza meta
In quei sorrisi spenti per la strada
Quante volte condanniamo questa vita
Illudendoci d’averla già capita
Non basta non basta
A chi trova se stesso nel proprio coraggio
A chi nasce ogni giorno e comincia il suo viaggio
A chi lotta da sempre e sopporta il dolore
Qui nessuno è diverso nessuno è migliore.
A chi ha perso tutto e riparte da zero perché niente finisce quando vivi davvero
A chi resta da solo abbracciato al silenzio
A chi dona l’amore che ha dentro
Un inno alla vita. Da brividi.
Che sia benedetta la canzone di Fiorella Mannoia a Sanremo
La canzone Che sia benedetta di Fiorella Mannoia a Sanremo mi ha fatto riflettere, come l’arte dovrebbe fare, sempre. Da qui, il bisogno e desiderio di scrivere delle righe, per un post diverso, tributo alla canzone di Sanremo, alla bravura della cantante ma soprattutto alla vita.
Perchè la vita, per quanto possa essere un cammino difficoltoso, tra cadute, problemi e dolori, è degna di essere vissuta, sempre e comunque. Sbagliamo, sbagliamo ogni giorno. E per chi è genitore è ancora più complesso perchè la sfida quotidiana dell’educazione, anche attraverso l’esempio, è una missione delicata.
Delusione, paura, frustrazione, fallimento, dolore e rabbia. Tutti sentimenti che proviamo, con cui dobbiamo fare i conti, ma che dobbiamo rielaborare, accettare e trasformare in energia, carica positiva e… VITA.
Il desiderio di piacere ed essere accettati è insito nella natura umana, da qui deriva la folle ricerca del conformismo. Ma dobbiamo liberare noi stessi da queste aspettative.
La società ci dice continuamente che tutto ciò che siamo non servirà a renderci felice, che abbiamo bisogno di quello e anche di quello, ma non è così. Siamo ambiziosi, siamo intraprendenti ma impariamo a “bastare a noi stessi”.
La canzone Che sia benedetta di Fiorella Mannoia a Sanremo esalta proprio questo.
Concentriamoci su cosa ci fa stare bene e lavoriamo sui nostri punti di forza. Trasformiamo le critiche in progetti su noi stessi.
Accettiamoci e non adattiamoci agli altri. Nessuno è diverso e nessuno è migliore.
Vogliono farcelo credere, ma non è così. Gli altri non sono sempre meglio di te. Gli altri non hanno il diritto di criticarti sempre e comunque. Nessuno è diverso e nessuno è migliore.
Viviamo la vita, viviamo l’oggi.
Carpe diem. Non perdiamo tempo a correre, rincorre e affannarci per il nulla. Fermiamoci. Riflettiamo. Cos’è importante per noi? Viviamolo.
Perché Questo tempo non è sabbia ma è la vita che passa che passa.
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