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Trucchi e rituali per la nanna: come far addormentare un neonato
Come far addormentare un neonato
Routine. La mia parola d’ordine è proprio questa.
Di cosa sto parlando? Dei segreti per far dormire in maniera serena i neonati.
Qualche tempo fa, parlando con un’amica della serenità con cui le mie bambine hanno sempre dormito, mi chiedeva appunto quali fossero i miei segreti, se così si può dire. Una ricetta non c’è ma ogni genitore ha le sue abitudini. Sia Chiara che Giulia, fino ai 7/8 mesi, esattamente quando hanno iniziato a mettere i dentini, hanno sempre dormito nella loro culletta (mai nel lettone) tutta la notte (in media dalle 20.30 fino alle 7), saltando la poppata notturna praticamente da subito. La parentesi dentini è piuttosto lunga ma dopo 12/13 mesi si ritorna alla normalità fortunatamente, almeno lo spero.
Per routine intendo la quotidianità: ovvio che se vado a un matrimonio o a una cena o usciamo a passeggio non rispetto queste regole. Rigorosi ma non rigidi.
Prima di tutto, a mio parere, non bisogna legare l’allattamento al sonno ma se si riesce meglio dare il succhietto per dormire.
Fondamentale, creare un rito, una vera e propria liturgia della buonanotte: stesso orario, canzoncina, luci soffuse, silenzio, temperatura idonea dell’ambiente (18/20 gradi), per esempio. E poi, abituare i bambini ad addormentarsi non solo con la mamma ma anche con il papà, per non creare dipendenza, se possibile naturalmente.
come far addormentare un neonato
Il bambino non deve mai essere troppo stanco, altrimenti inizierà a piangere, quindi è di vitale importanza cogliere i primi segni di stanchezza (sbadiglio, manine sugli occhi o sull’orecchio magari) e non eccitarlo troppo nei momenti che precedono la nanna; inoltre cercate di arrivare a questo momento della giornata sereni, anche se stanchi, altrimenti trasmetteremo tutta la tensione al piccolo. Se ci riuscite, non fate addormentare il bambino in braccio (tantomeno al seno), ma appoggiatelo e addormentatelo nella culletta (o lettino).
I pediatri consigliano di tenere i neonati almeno fino ai 9 mesi nella stessa stanza dei genitori, per infondere sicurezza al piccolo ma anche per essere presenti durante il sonno notturno: presenti non vuol dire prenderli in braccio al primo lamento. Vi è una differenza sostanziale di atteggiamento tra il primo figlio e i successivi perché noi genitori siamo diversi, più sicuri e consapevoli dell’esperienza della genitorialità. E sicuramente i piccoli ne risentono positivamente.
Non abbiamo mai dovuto fare giri in auto per addormentare le bambine, nè accendere phon o aspirapolvere. Leggende metropolitane o metodi efficaci? Sulla nanna se ne sentono di tutti i colori.
Chiara dorme nel suo lettino sulle dolci lenzuola Noukie’s, che io trovo eccezionali, per qualità e delicatezza: le lavo in lavatrice e i tessuti rimangono sempre morbidi, non stingono e sono anche molto belle da vedere, con una proposta che va dalla tinta unita (rosa, blu, azzurro ecc.) alle fantasie a pois, sui toni del grigio e anche del rosa. Le lenzuola per il lettino Noukie’s per sotto sono tra l’altro le uniche che vanno sul materasso ovale del lettino Stokke. Lo sapevate? Chiara dorme supina, con il sacconanna e durante l’addormentamento ha accanto il coniglio Pabobo (che poi noi le togliamo dalla culletta una volta che si è addormentata, per evitare il rischio di soffocamento). Questo simpatico amichetto si illumina in tre diverse tonalità proiettando sul soffitto un delicato cielo stellato, che rilassa i piccoli; inoltre, vi è una dolce ninna nanna, dal volume molto basso, che accompagna il sonno di Chiara. Inoltre, è lavabile in lavatrice e dopo 15 minuti si spegne automaticamente la musica e dopo 22 la proiezione, è piccolo, leggero e senza fili e noi lo portiamo ovunque. Chiara lo adora e funziona davvero!
Dolce notte a tutti!
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