I bambini hanno bisogno di essere felici, non di essere i migliori

I bambini hanno bisogno di essere felici, non di essere i migliori

I bambini hanno bisogno di essere felici, non di essere i migliori

I bambini hanno bisogno di essere felici, non di essere i migliori: Ogni genitore ama immensamente il proprio figlio, infinitamente, senza limiti. Ma riusciamo sempre a trasmettere questo affetto, a far sentire amati i nostri figli? O spesso, in generale, prevale il nostro desiderio di primeggiare nei confronti (chiamiamole “gare”) degli altri bambini. Ma si, a chi non piace “vincere”, ma non esageriamo.

Si inizia presto, prestissimo: mio figlio è nato di 5874 kg (come se ci fossero meriti soggettivi sul peso) e il tuo?

Poi, si continua: mio figlio ha preso 20.000 kg in 1 giorno, il tuo?

E se tuo figlio ha detto “mamma” a 8 mesi, il mio ha detto “Il tuo accesso di ira è una lapalissiana dimostrazione di cotanto sentimento” a 3 mesi.

Tuo figlio ha iniziato a camminare a 12 mesi ma il mio a 6 mesi ha fatto la scalata della parete occidentale dell’Himalaya. E poi c’è il bambino che a 4 anni sa scrivere nome e cognome, ma c’è anche quello che a 2 anni ha scritto il seguito della Divina Commedia. E dulcis in fundo il bambino che impara a leggere a 6 anni e quello che a 4 anni ha letto l’Iliade, l’Odissea e l’Eneide, naturalmente in lingua originale, con traduzione simultanea.

E potrei continuare.

Non perdiamo di vista alcuni principi fondamentali: i bambini devono capire di essere amati incondizionatamente, indipendentemente dagli errori che commettono, che sono al sicuro e che li proteggeremo. Sempre. Mai usare frasi negative, ascoltiamo sempre i nostri figli, diamo il buon esempio che vale più di mille parole con il nostro comportamento, abbracciamo i nostri figli e diciamo loro “Ti voglio bene”.

Il bambino deve sapere che può scegliere ciò che più gli piace e perseguire quella passione, non importa di cosa si tratti.

Noi genitori dobbiamo essere consapevoli che ogni bambino impara secondo il proprio ritmo. I bambini non sono quelli delle riviste di moda, sempre sorridenti, ben vestiti fermi e zitti, i bambini veri sono tutt’altro. Non dobbiamo pretendere la perfezione dai nostri figli ma esaltare le loro peculiarità. Non dobbiamo spingerli al successo ad ogni costo perchè l’infanzia è un periodo di apprendimento, ma anche di gioia e divertimento. Quando i genitori si concentrano più sui risultati che sullo sforzo, il bambino perde la motivazione e avrà paura del fallimento, facendo crollare l’autostima. Non corriamo, non abbiamo sempre fretta di arrivare.

Arthur Schopenhauer diceva:  “Ogni bambino che nasce è in qualche misura un genio, così come un genio resta in qualche modo un bambino.”

I bambini hanno bisogno di essere felici, non di essere i migliori.

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